George Andrew Romero revisione rassegna

Ed eccocci giunti alla revisione della rassegna di George Andrew Romero, che è stata una rassegna piena di sorprese, film dopo film è stato come percorrere un viaggio che mi ha fatto conoscere meglio un regista che fino a pochi anni fa stentavo a tenerlo in considerazione, ringrazio gli amici Robydick e soprattutto Lucia che grazie alle sue recensioni nel blog del primo, mi hanno fatto venire la curiosità, che dire ragazzi WOW è un maestro, è inutile dire che ormai è nella cerchia dei miei registi preferiti vero? Dai è scontato se l'ho approfondito ovvio che ormai è uno dei miei autori preferiti, insieme a Cronenberg e Carpenter rappresenta il trio dei maggiori esponenti del cinema di genere, che per me sono i tre grandi maestri internazionali del cinema horror e fantastico, eh si il papà degli zombie, creature senza intelletto nè coscienza che rappresentano il modo in cui Romero vede la società consumistica riuscendo a trasmettere allo spettatore il suo punto di vista, spesso i suoi film sono film girati con un budget piuttosto limitato, specialmente i primi film, che hanno una libertà espressionistica ancora oggi insuperata da altri autori di cinema di genere in cui egli rappresenta una specie di punto di riferimento, specialmente con la rappresentazione degli zombie al cinema, il mio film preferito? Lo volete sapere? Zombie Dawn of The Dead oltre ad essere un capolavoro è un film definitivo del genere zombie.
Ma Romero non è il classico autore horror, pur avendo fatto anche altri horror lui preferisce piuttosto che concentrarsi sull'azione dei protagonisti raccontare la storia che sta filmando, riuscendo a concentrarsi sia sulle persone e i loro sentimenti e le loro ragioni, piuttosto che usare steadycam da cardiopalma, la staticità del suo cinema è tutta apparenza, perchè la sua telecamera raccontando una storia, fa si che il protagonista sia lo spettatore che riconoscendosi nei personaggi ne carpisce le motivazioni, il dolore di quando devi uccidere il tuo stesso fratello perchè morso da uno zombie, il motivo è che non c'è più salvezza, ma mettiamo in punto una cosa, Romero è si il papà degli zombie, ma ne ha preso la paternità perchè ha saputo rappresentare attraverso il suo punto di vista questa mostruosa creatura reinventando un genere che era nato negli anni 50 ma che non ha trovato un narratore capace di raccontarlo alla sua maniera fino all'arrivo appunto di Romero che ha attualizzato la figura dello zombie attraverso le sue trilogie narrando l'apocalisse della società consumistica, il che è stato rivoluzionario per il cinema contemporaneo, ovviamente anche nelle altre pellicole che non parlano di zombie ha saputo raccontare al meglio il cinema di genere riuscendo ad esprimere il suo talento, anche in maniera meno eclatante, ma pur sempre interessante, ovvio che con le trilogie zombesche ha dato il meglio di se.
Un grande autore che a differenza di Carpenter e Cronenberg ha saputo rivoluzionare con il suo sguardo polemico e disincantato il cinema di genere, la rassegna è stata una specie di catarsi per me, perchè oltre a conoscerlo come si deve mi sono resa conto di quando un grande autore ha talento non ha bisogno di cose eclatanti, solo di poche essenziali cose, come raccontare una storia, e fornirsi di una telecamera, se oggi tutti questi ragazzini guardassero i suoi film la pianterebbero di fare filmetti insulsi che nulla hanno a che fare con la paura, dicevo a differenza dei primi due autori citati Carpenter mischia sacro e profano, Cronenberg si concentra sulle mutazioni fisiche e psicologiche dei suoi personaggi ed è stato il cantore del body horror, come anche Romero, solo che Romero a differenza di Cronenberg si concentra sulla società e sulla trasformazione dell'uomo come un automa senza coscienza per riflettere sul consumismo che piano piano divora qualsiasi coscienza individuale come un virus che non da scampo all'umanità narrando con una visione polemica una personale visione dell'apocalisse umana e soprattutto una critica feroce sulla società.

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