COMUNICATO STAMPA - Lovelace
UNA
PRODUZIONEECLECTIC PICTURES
IN
COLLABORAZIONE CONUNTITLED ENTERTAINMENT, ANIMUS FILMS
AND TELLING PICTURES
UN FILM DI ROB EPSTEIN E JEFFREY FRIEDMAN
AMANDA SEYFRIED
PETER SARSGAARD

HANK
AZARIA
|
WES
BENTLEY
|
ADAM
BRODY
|
BOBBY CANNAVALE
|
JAMES
FRANCO
|
DEBI
MAZAR
|
CHRIS
NOTH
|
ROBERT
PATRICK
|
ERIC
ROBERTS
|
CHLOE
SEVIGNY
|
SHARON
STONE
|
JUNO TEMPLE
|
CASTING
………………………………………………………………………….KERRY BARDEN AND PAUL SCHNEE COSTUMI
……………………………………………………………………………………...................................KARYN WAGNER
SCENOGRAFIA………………………………………………………………………………………………………WILLIAM
ARNOLD
DIRETTORE
DELLA FOTOGRAFIA……………………………………………………………………………ERIC EDWARDS MONTAGGIO…………………………………………………………………..ROBERT
DALVA A.C.E., MATTHEW LANDON
MUSICA……………………………………………………………………………………………………..STEPHEN TRASK CO
PRODUTTORI……………………………………………………………ROBERT J. DOHRMANN, BENJAMIN SCOTT PRODUTTORI
ESECUTIVI……………………………………..JOHN THOMPSON, MARK GILL, MERRITT JOHNSON PRODUTTORI
ESECUTIVI………………….AVI LERNER, DANNY DIMBORT, TREVOR SHORT, BOAZ DAVIDSON
PRODOTTO DA……………………………………….JASON WEINBERG, JIM YOUNG,HEIDI JO MARKEL, LAURA
RISTER
ISPIRATO ALLA STORIA VERA
DILINDA MARCHIANO E CATHARINE A.
MACKINNON
SCENEGGIATURA……………………………………………………………………………………………………….ANDY
BELLIN
REGIA………………………………………………………………………………………..ROB
EPSTEIN & JEFFREY FRIEDMAN
Ufficio Stampa Barter Multimedia - Echo
Stefania Collalto – collalto@echogroup.it – 339 4279472; Lisa Menga – menga@echogroup.it – 346 3854354; Diletta Colombo – press@echogroup.it – 347 8169825
1
SINOSSI
Dai registi Premio Oscar Rob Epstein e
Jeffrey Friedman (Urlo, Lo schermo velato) arriva una storia
vera di fama, abuso e tradimento sullo sfondo della rivoluzione sessuale degli
anni ’70. Protagonisti del film sono Amanda Seyfried e il candidato ai Golden
Globe Peter Sarsgaard, affiancati da un cast d’eccezione
che include il vincitore di un Emmy Hank Azaria, Wes Bentley, Adam Brody, il
vincitore di un Emmy Bobby Cannavale, il candidato al Premio Oscar James
Franco, DebiMazar, il candidato ad un Golden Globe Chris Noth, Robert Patrick,
Eric Roberts, la candidata al Premio Oscar Sharon Stone, la candidata al Premio
Oscar ChloeSevigny eJunoTemple.
Nel 1972, prima dell’avvento di Internet e dell’esplosione
dell’industria del porno, Gola Profonda
fu un fenomeno: si trattava del primo film pornografico pensato per il grande
schermo, con una vera e propria trama, dello humour,ed una sconosciuta ed
improbabile protagonista, Linda Lovelace. Nel tentativo di fuggire dalla morsa
di una famiglia severa e religiosa, Linda scoprì la libertà e la bella vita
quando si innamorò e sposò il carismatico protettore ChuckTraynor. Sotto lo
pseudonimo di Linda Lovelace divenne una celebrità a livello internazionale,
non tanto ragazza di Playboy, quanto accattivante ragazza della porta accanto
con una capacità notevole nella pratica della fellatio. Completamente immersa
nella sua nuova identità, Linda divenne un’entusiasta portavoce della libertà sessuale
e dell’edonismo senza freni. Sei anni più tardi, Linda presentò al mondo
un’altra versione dei fatti completamente contraddittoria rispetto alla
precedente, in cui emergeva come sopravvissuta ad una storia molto più buia.
Lovelaceè diretto da Rob
Epstein e Jeffrey Friedman (Urlo, Lo schermo velato) su sceneggiatura di
Andy Bellin(Trust). Il film è
prodotto da Heidi JoMarkel per Eclectic Pictures, Laura Rister e Jason Weinberg
per Untitled Entertainment e Jim Young per AnimousFilms, con Boaz Davidson,
Danny Dimbort, Mark Gill, Merritt Johnson, Avi Lerner, Trevor Short e John
Thompson per Nu Image/Millennium Films in qualità di produttori esecutivi. Lovelace è stato realizzato in
collaborazione con gli eredi di Linda Lovelace.
LA GENESI DI UN
FILM
Il duo di registi Rob Epstein e Jeffrey Friedman hanno da
sempre mostrato grande capacità di riprendere personaggi affascinanti,
rivelazioni a catena e momenti decisivi che hanno cambiato il volto della regia
dei documentari. Dal documentario Premio Oscar Common Threads: Stories from the Quilt, che fece comprendere agli
americani che nessuno meritava di morire di AIDS, allo Lo schermo velato, l’adattamento della pioneristica ricerca di Vito
Russo sull’evoluzione degli stereotipi sugli omosessuali nei film di Hollywood,
e l’analisi delle vite degli omosessuali in Germania prima e dopo il Terzo
Reich in Paragraph 175. Il loro
approccio ponderato e rispettoso è stato applicato anche nella loro prima prova
in un film non documentario, il biopic su Allen GinsbergUrlo, con James Franco, Jeff Daniels, Jon Hamm e Mary-Louise
Parker.
L’empatia di Epstein e Friedman nel rappresentare personaggi
complessi, insieme ad uno stile di racconto dettagliato e coinvolgente, ha reso
la storia di Linda Lovelace un perfetto soggetto per il loro secondo film.
“Linda ha vissuto una vita straordinaria, ed è stata anche una figura culturale
fondamentale in un periodo in cui la consapevolezza sessuale della società
stava aumumentando”, dice Epstein. “Questo è quello che viene identificato come
il periodo della rivoluzione sessuale, che porta al sorgere del movimento
femminista. Linda è stata una figura importante in entrambi questi fenomeni”.
Molto prima che i due registi entrassero a far parte del
progetto, la storia della Lovelace aveva suscitato l’interesse dei produttori
Laura Rister e Jason Weinberg della Untitled Entertainment e Jim Young della
Animus Films. Nel 2006 diedero vita al progetto con lo sceneggiatore Merritt
Johnson che sviluppò e supervisionò le prime bozze della sceneggiatura.
Nel 2008, durante l’Ischia Film Festival,
Weinberg e Johnson presentarono il progetto a Heidi JoMarkel della Eclectic
Pictures e Avi Lerner della Millennium Films. Quando la Rister venne a sapere
che Millennium non avrebbe più finanziato Inferno
(un altro progetto su Linda Lovelace), suggerì a Young di contattare Markel
per finanziare Lovelace tramite un accordo tra Eclectic e Millennium. “Si è
trattato di un passaggio fortuito ad un progetto fattibile sia artisticamente
che commercialmente”, racconta Markel.
I produttori nutrirono lo stesso interesse nel raccontare la
storia di Linda ed esplorare l’idea di realizzare un film sulla rivoluzione
sessuale di quell’epoca.
La produttrice Rister considerava Linda “l’icona di
un’epoca”, come una delle prime reality star, alla ricerca di fama, affetto e
amore. “Era una donna insicura che aveva avuto un’infanzia protetta, ma pensava
che avrebbe tratto beneficio in qualche modo da quello che faceva. Non era né
un’attrice, né una ballerina o una cantante, bensì era conosciuta per
un’abilità molto specifica. Nonostante questo raggiunse una popolarità
incredibile, e ancora oggi è sinonimo di quel momento storico in bilico tra due
ideologie, l’accessibilità del mondo del porno e l’opposizione alla
mercificazione della donna.
Per rappresentare una parte della vita della Lovelace sul grande
schermo, i produttori avevano bisogno di registi che non mettessero
semplicemente in pratica una metodologia lineare e girassero un biopic come
tutti gli altri. Da estimatori del lavoro di Epstein e Friedman come registi di
documentari, i produttori pensarono che il loro approccio realistico e
giornalistico al soggetto dei loro lavori potesse essere ottimale per un
progetto di questo tipo. “L’idea che potessero vedere la storia attraverso uno
sguardo giornalistico e analizzare chi fosse questa enigmatica figura ci piacque
molto”, dichiara Tim Young.
Dopo aver guardato Urlo
nello studio di post-produzione di San Francisco di Epstein e Friedman, i
produttori rimasero conquistati dall’approccio dei due registi al materiale
edalla loro capacità di prendere le distanze dalla struttura di un biopic
tradizionale. La loro visione per Lovelace
era raccontare la storia di Linda dal suo punto di vista psicologico e che si
evolve nel corso del tempo.
La Markel fece aderire Andy Bellin al progetto, con il quale
aveva già lavorato in precedenza su Trust.
Bellin chemodificò la sceneggiatura adattandola alle esigenze di Epstein e
Friedman.
Il punto di partenza dei registi è stato
decidere quali delle tante fasi della vita di Linda sembrassero essere più
autentiche. “Erano tutte connesse, ma sembravano contraddittorie da diversi
punti di vista”, racconta Epstein. I registi decisero di partire dal momento in
cui Linda viveva ancora a casa con una madre religiosa e molto severa, per poi
passare alla sua liberazione quando cade tra le braccia di ChuckTraynor, che
prende poi il controllo della sua vita e la persuade a girare dei film porno.
All’età di 22 annidivenne una star internazionale del porno; nove anni più
tardi aveva ormai abbandonato completamente quel mondo e rinnegava di esservi
entrata per sua libera scelta. “Volevamo trovare una struttura che sposasse il
suo stato mentale in ognuna di queste fasi”, aggiunge Friedman. “L’idea di
giocare con queste lenti attraverso le quali vedere la sua vita ci sembrava un
modo più interessante di strutturare il film anziché ricorrere all’ordine
cronologico”.
Oltre alle risorse concrete usate per la loro ricerca
(autobiografie, filmati d’archivio e interviste oltre che conversazioni con
Catherine MacKinnon e Gloria Steinem, che sono state molto utili nel fornire
un’immagine personale di che donna fosse Linda), i registi hanno anche passato
una giornata sul set di un film porno appena prima dell’inizio delle riprese.“Volevamo
farci un’idea di che mondo fosse e di come le persone si relazionassero tra
loro sul set quando non stavano girando”, spiega Friedman. “è stato molto
educativo vedere che si tratta di un ambiente estremamente professionale, molto
casual e concreto, ma allo stesso tempo molto rispettoso nei confronti degli
attori, in special modo le donne, che in pratica dirigevano le riprese”.
AMBIENTAZIONE
La scelta di girare scene ambientate a Los
Angeles nella stessa città e non in studio si è rivelato un vantaggio per la
produzione. “Fortunatamente siamo stati in grado di assicurarci gli incentivi
dello Stato della California e abbiamo potuto approfittare dei benefici del
girare a Los Angeles e dintorni, potendo contare su un cast e una troupe di
tutto rispetto pur avendo a disposizione un budget limitato, utilizzando
costumi e oggetti d’epoca”, afferma Young. La California è stata inoltre
un’ottima sostituta della Florida, stato in cui è ambientata gran parte della
vicenda. Per le brevi scene ambientate a New York, i produttori hanno utilizzato
il centro di Los Angeles e i set della Warner Bros. Nel corso dei 25 giorni di
riprese, sono state girate scene anche presso l’Alex Theatre di Glendale, il
Langham Huntington Hotel di Pasadena, la pista di pattinaggio
MoonlightRollerway di Pasadena e a Long Beach.
* * *
CASTING
La fase dei casting è fondamentale per qualsiasi film. Il
ruolo di Linda Lovelace, tuttavia, richiedeva un’attrice che fosse disposta a
tutto per interpretare il ruolo. “Se dovessi usare due aggettivi per definire
Amanda Seyfried, direi che è senza paura e coraggiosa”, dice Markel. “Era
l’attrice perfetta per questa parte per via della sua immersione nel personaggio
sin dall’inizio, il suo impegno nel darle giustizia nella sua interpretazione,
prendendo lezioni per modulare la sua voce, studiando, leggendo ogni libro
scritto su Linda”. Rister concorda sul fatto che la Seyfried “non avesse
inibizioni e fosse pronta a prendere la storia di petto mettendoci tutta se
stessa”.
Dopo una lunga cena con Epstein e Friedman, la Seyfried
rimase colpita “dalla visione perfetta e dalla preparazione meticolosa” dei due
registi. All’attrice fu perfettamente chiaro che avrebbe dovuto dedicarsi
completamente al far prendere vita a questo personaggio. “Si trattava della
prima volta in cui uscivo dal seminato, e interpretare un personaggio realmente
esistito è un compito ricco di responsabilità. Linda lavorò duramente per
moltissimi anni affinché qualcuno la ascoltasse e per far sentire la propria
voce. È una storia di sopravvivenza, e per me era fondamentale rappresentare
esattamente tutto quello che ha passato, perché la storia è raccontata dal suo
punto di vista”.
Dal momento che la Seyfried non era ancora nata quando Gola Profondauscì in sala, l’attrice
dovette studiare a fondo il personaggio. “Non sapevo nulla di Linda Lovelace, e
penso che la maggior parte della persone crede di avere un’idea ben precisa di
chi fosse senza conoscere tutta la storia. Sì, era una pornostar, ma era molto
di più di questo”.
La Seyfriedha avuto accesso alle copie originali delle
autobiografie della Lovelace, oltre a riprese esclusive che andavano dal
periodo diGola Profondafino alla sua
morte. “Avevo molto materiale a cui ispirarmi. Il suo accento è impresso nella
mia mente”.
La Seyfried finì per guardare il celeberrimo Gola Profonda solo a metà delle riprese
di Lovelace. “Guardare quel film è
stato emozionante e difficile, avendo saputo quello che successe e tutti i
retroscena del caso, ma allo stesso tempo mi ha aiutato a catturare la vera
essenza di Linda”.
Per interpretare il marito di Linda, ChuckTraynor, i
produttori cercarono un attore abituato a ruoli da protagonista, ma che avesse
anche tratti da caratterista, in modo tale da essere in grado di interpretare
al meglio le due facce di Chuck, la personalità magnetica e la forza bruta che
lo portava ad abusare e a controllare Linda. “Peter Sarsgaard iniziò la sua
audizione e fu subito in grado di far sua una complessità psicologica del
generee di mostrare la sua versatilità come attore”.
Sarsgaardinizialmente non era sicuro che sarebbe stato in
grado di accettare un ruolo così intenso, specialmente pensando a sua moglie,
allora incinta. “Ma Maggie pensava che si trattasse di un’ottima opportunità
per me. Ho recitato in molti film cupi e mia moglie mi ha ricordato che dopo
aver interpretato un ruolo del genere mi sento meglio di come sarei stato se
non avessi accettato la sfida. Ci si sfoga, ci si sente quasi purificati. Si
tratta di esperienze catartiche”.
Analizzando i loro personaggi, la Seyfried e Sarsgaard si
sono subito resi conto del tipo di rapporto che intercorreva tra Linda e Chuck.
“Serva e padrone”, osserva Sarsgaard. Sono entrambi estremamente naif, li vedo
come due ragazzini”. La controllava in ogni sua mossa; non la lasciava neanche
andare in bagno senza il suo permesso. Quando diventò famosa, c’erano talmente
tante altre persone coinvolte che a Linda sembrava di poter riuscire a scappare
da questo rapporto. La fama le permise di distanziarsi da Chuck e dal suo
controllo; questo le salvò la vita.
Oltre ad essere gli attori migliori per la parte, l’affinità
tra Sarsgaard e la Seyfried è stata fondamentale. C’era stima reciproca tra i
due, il che ha reso i due personaggi ancora più credibili. La Seyfried afferma:
“Non potevo credere che una persona così carismatica potesse interpretare un
mostro così minaccioso, crudele. Quell’uomo era imprevedibile e strano, e Peter
è stato in grado di interpretarlo alla perfezione. Ha capito perfettamente che
il pubblico doveva vedere il lato di Chuck che aveva fatto innamorare Linda”.
Sarsgaard, d’altro canto, è stato “ispirato dall’entusiasmo di qualcuno che non
ha lavorato in questo business da molto. Il fatto che Amanda stia sperimentando
cose nuove rende tutto più spontaneo e vivace”.
La Seyfried aggiunge che in fondo “il film parla del
percorso di questa donna, e di questa relazione così tossica e negativa. Si
tratta dell’analisi di un personaggio, e finalmente vediamo la storia di Linda
raccontata nel modo giusto”.
IL
CAST
AMANDA
SEYFRIED
Amanda Seyfriedsi è affermata come una delle giovani attrici più
interessanti di Hollywood.
E’conosciuta principalmente per il suo ruolo da protagonista nel
blockbuster di Universal Pictures Mamma
Mia!. Nel film, l’attrice si fa notare soprattutto per la sua abilità nel
canto nella parte di Sophie, la figlia di Donna (Meryl Streep). Il film, diretto
da Phyllida Lloyd, è uscito nel luglio del 2008 ed ha incassato oltre 600
milioni di dollari nel mondo.
Più recentemente, l’attrice ha recitato nell’adattamento cinematografico
di LesMiserables di Universal
Pictures, in cui interpretava il ruolo di Cosette, accanto ad Anne Hathaway,
Hugh Jackman e Russell Crowe. Tom Hopper ha diretto il film, che è uscito negli
Stati Uniti il 25 dicembre 2012.
La Seyfriedha partecipato anche a The
Big Wedding, prodotto dalla Lionsgate. Nel film l’attrice recita al fianco
di Robert De Niro e Diane Keaton. Il film è diretto da Justin Zackham (Non è mai troppo tardi) ed è uscito
negli Stati Uniti il 26 aprile 2013.Sempre nel 2013, l’attrice ha prestato la
sua voce alla protagonista del film di animazione della 20th Century
Fox Epic, un’adolescente che si
ritrova trasportata in una fitta foresta in cui sta avendo luogo una battaglia
tra il bene e le forze del male. Il film è uscito nel maggio del 2013. Nel 2011, ha
recitato nel thriller fantascientifico della New RegencyIn Time, al fianco di Justin Timberlake, con regia e sceneggiatura
di Andrew Niccol. Sempre nello stesso anno, l’attrice è stata protagonista di Cappuccetto Rosso Sangue della Warner
Bros. Prodotto dalla Appian Way di Leonardo di Caprio, il film è diretto da
Catherine Hardwicke.
Nel 2010, la Seyfried è stata protagonista al fianco di ChanningTatum di
Dear John, l’adattamento
cinematografico dell’omonimo best seller di Nicholas Sparks che è stato un
grande successo al box office.
Sempre nel 2010, l’attrice è stata protagonista del film Letters to Juliet, in cui interpreta una
giovane americana che si reca a Verona per rispondere alle lettere che le
persone scrivono alla Giulietta protagonista della tragedia di Shakespeare.
In quell’anno la Seyfried ha recitato in Chloe, il thriller diretto da AtomEgoyan in cui appare al fianco di
Julianne Moore e LiamNeeson.
Nel 2009 l’attrice ha recitato accanto a Megan Fox nel film Jennifer’s Body, prodotto da Fox.
Sul fronte televisivo, la Seyfried ha raccolto il favore della critica
per il suo ruolo nella serie drammatica di HBO Big Love, più volte nominate ai Golden Globe.
Nata in Pennsylvania, Amanda ha iniziato la
sua carriera come modella all’età di 11 anni. In breve tempo è passata alla
recitazione ed ha ottenuto il suo primo ruolo nel 2000.
L’attrice ha sfondato nel 2004 grazie al suo ruolo inMeanGirls, film scritto da LorneMichaels
e Tina Feye prodotto da Paramount in cui recitava al fianco di Lindsay Lohan e
RachelMcAdams. Insieme si sono aggiudicate il premio come miglior cast corale
agli MTV Movie Awards.
Nel 2005, la Seyfried ha partecipato a Nove vite da donna, acclamato al Sundance Film Festival. Scritto e
diretto da Rodrigo Garcia, il film vedeva protagonisti anche Sissy Spacek,
Glenn Close, Holly Hunter, Robin Wright Penn e Dakota Fanning. Nel 2006 è
apparsa in Alpha Dog, diretto da Nick
Cassavetes, con Justin Timberlake, Sharon Stone, Emile Hirsch e Bruce Willis.
Ha poi partecipato ad American Gun,
con Donald Sutherland, ForestWhitaker e Marcia Gay Harden.
La Seyfried attualmente vive tra Los Angeles e New York.
SHARON STONE
Attrice, produttrice, regista, attivista e filantropa, Sharon Stone è
una vera e propria cittadina del mondo. È apparsa in oltre 40 film per la regia
di talenti leggendari quali Woody Allen, Paul Verhoeven, Mark Rydell, Sam Raimi
e Martin Scorsese, regista del film Casino, per cui è stata nominata ad un
Oscar. Sharon ha vinto un Golden Globe ed un Emmy.
Parallelamente alla sua carriera da attrice, Sharon ha raccolto
centinaia di milioni di dollari per organizzazioni benefiche quali AMFAR,
Planet Hope, Cinema Against Aids e la Elton John Aids
Foundation. Coinvolta in prima persona in cause politiche, Sharon ha
raccolto fondi per la campagna presidenziale di Obama. La Stone ha ricevuto
l’Humanitarian Award di Harvard a riconoscimento del suo impegno umanitario e
ha tenuto lezioni presso il prestigioso ateneo statunitense. Sharon ha
presentato il concerto in onore del Premio Nobel della Pace nel 2011 e ha
tenuto due lezioni al Karolinska Institutet. Sharon ha tenuto un discorso in
occasione dell’incontro del Forum Economico Mondiale a Davos. L’attrice è
membro del consiglio direttivo dell’American Himalayan Foundation ed è stata
insignita dei titoli di Cavaliere e Commendatore dell’Ordine delle Arti e delle
Lettere del Governo francese. Sharon ha ricevuto l’onorificenza per l’impegno
umanitario della Human RightsCampaign e della Global Conference Institutes nel
campo della cura medica e della medicina. L’attrice è stata insignita del World
Charity Award consegnatole da Mikhail Gorbachov e del premio come cittadina
dell’anno della città in cui abita, Los Angeles. Le sono stati conferiti
dottorati honoris causa dalla EdinboroUniversitye dalla University of Maryland
EasternShore.
Sharon è madre single di tre figli: Roan,12 anni, Laird, 7 anni, e
Quinn, 6 anni.
PETER SARSGAARD
Peter Sarsgaardè un attore conosciuto per la sua versatilità e per la
capacità di far trasparire ciò che si nasconde dietro i personaggi che
interpreta. Ha fatto il suo debutto sullo schermo nel film di Tim Robbins Dead Man Walking (1995), e ha
successivamente continuato ad avere ruoli in film d’autore, come quello di
impatto del killer omofobico in Boys
Don’tCry (1999), che vedeva come protagonista Hilary Swank nel ruolo di
un’adolescente transessuale. Altri ruoli impegnativi che hanno suscitato il
plauso della critica sono quelli ne L’inventore
di favole (2003), che gli è valso una serie di premi, tra cui il National
Society of Film Critics Award, La mia
vita a Garden State (2004) e Kinsey
(2004). Peter ha raggiunto la fama con ruoli in Jarhead (2005), Flightplan –
Mistero in volo (2005), An Education
(2009), Lanterna Verde (2011) e Blue Jasmine (2013). Ha appena finito di
girare Night Moves, di Kelly
Reichardt, in cui recita al fianco di Jesse Eisenberg e Dakota Fanning. Vive a
Park Slope, Brooklyn con la moglie Maggie Gyllenhaal e le loro due figlie.
HANK AZARIA
Candidato ad un Tony Award e vincitore di quattro Emmy, Hank Azaria è un
interprete versatile, sul grande schermo, in tv e in teatro, oltre che uno
stimato regista e comico.
Azaria ha doppiato il personaggio di Gargamella ne I Puffi e I Puffi 2, film
di grandissimo successo. Azaria ha recentemente prestato la sua voce in Hop e Happy Feet 2, due film di animazione di grande successo che hanno
incassato ciascunooltre 150 milioni di dollari nel mondo.
Ha recitato in Amore e altri
rimedi, con Jake Gyllenhaal e Anne Hathaway, e in Una notte al museo 2 – la fuga, che ha incassato oltre 415 milioni
di dollari nel mondo.
Nel 1997 Azaria ha interpretato l’irresistibile domestico guatemalteco AgadorSpartacus
nel film di Mike NicholsPiume di struzzo.
Questo ruolo ha lanciato la carriera cinematografica di Azaria e gli è
valso la candidatura allo Screen Actors Guild Award come miglior attore non
protagonista e alla vittoria della statuetta per il miglior cast corale. In
precedenza avevaricevuto il plauso della critica per il ruolo del produttore
televisivo Albert Freedman nel film candidato al Premio Oscar nel 1994 Quiz Show.Tra gli altri film di Azaria sono
degni di nota Anno Uno, con Jack
Black e Michael Cera; Godzilla, di
Roland Emmerich; l’adattamento cinematografico del 1998 di Paradiso Perduto, con Ethan Hawkee Gwyneth Paltrow; Il prezzo della libertà, di Tim Robbins;
Celebrity, di Woody Allen; I perfetti innamorati, con Julia Roberts
e Billy Crystal; L’inventore di favole,
con Peter Sarsgaard e Hayden Christensen. Altri titoli dell’attore sono E alla fine arriva Polly, Palle al balzo –Dodgeball, L’ultimo
contratto, Heat – La sfida, Amiche per sempre e Pretty Woman.
Azaria è anche conosciuto per la sua interpretazione dello psichiatra
Craig “Huff” Huffstodt nella serie televisiva andata in onda su ShowtimeHuff, particolarmente apprezzata dalla
critica.
Nel 1999 Azaria ha interpretato MitchAlborn accanto allaleggenda Jack
Lemmon nel film per la TV Tuesdays with
Morrie, aggiudicandosi l’Emmy come miglior attore non protagonista in una
miniserie o film. Sempre per quanto riguarda i film per la TV, Azaria ha
recitato in La Rivolta di John Avnet
e nel film del 2005 FailSafe, diretto
da Stephen Frears.
Azaria è considerato come uno dei migliori doppiatori americani, con
oltre 20 anni di esperienza in qualità di
una delle voci de I Simpson.
Nella storica serie di Matt Groening l’attore presta la voce a moltissimi
personaggi, tra cui MoeSzylak, Apu, Clancy Winchester e Uomo dei fumetti. Azaria
è stato candidato a cinque Emmy e ne ha vinti tre per il suo ruolo di
doppiatore nella serie. Nel 2007 l’attore ha portato i suoi personaggi sul
grande schermo ne I Simpson – Il film.
In veste di doppiatore, Azaria è apparso nel ruolo di Venom/Eddie Brock nella
serie animata Spiderman, e in quello
diBartok nel film di animazione Anastasia.
A teatro Azaria ha partecipato a diverse produzioni, tra cui una nel
West End di Londra di SexualPerversity in
Chicagodi David Mamet nel 2003 con Matthew Perry e Minnie Driver. Nel 2005,
Azaria è stato il primo interprete di Lancillotto in Spamalot, il musical ispirato a MontyPython
e il Sacro Graal. Lo show ha avuto un successo incredibile e si è
aggiudicato ben 14 candidature ai Tony Awards, tra cui quella come miglior
attore in un musical, proprio per la performance di Azaria. Nel 2007 l’attore è
ritornato a Broadway ed ha interpretato il capo della RCA David Sarnoff in The FarnsworthInvention, di Aaron
Sorkin.
Nel 2004, Azaria ha scritto, diretto e prodotto il cortometraggio Nobody’sperfect, che ha vinto il Film
DiscoveryJury Award come miglior cortometraggio allo U.S. Comedy Arts Festival
e il riconoscimento come miglior corto all’Ojai Film Festival.
JAMES FRANCO
La metamorfosi di James Franco nel ruolo da protagonista del biopic di
TNT James Dean gli è valsa il plauso
della critica oltre che un Golden Globe come miglior attore in un film per la
tv. Per questa performance memorabile, Franco ha ottenuto anche candidature ad
un Emmy e ad uno Screen Actors Guild Award per questa performance memorabile.
Franco è stato insignito di un IndependentSpirit Award come miglior attore
protagonista, ed è stato candidato al Premio Oscar, ad un Golden Globe e ad uno
Screen Actors Guild Award per il ruolo da protagonista nell’apprezzato film
drammatico 127 ore. La sua
performance accanto a Sean Penn nel film di Gus Van Sant Milk gli è valsa un IndependentSpirit Award come miglior attore non
protagonista ed è stato candidato ad un Golden Globe per il suo ruolo nella
commedia di David Gordon GreenStrafumati,
in cui appariva al fianco di Seth Rogen. L’attore è inoltre conosciuto per aver
interpretato il ruolo di Harry Osbourne nella trilogia di Spiderman di Sam Raimi.
Inoltre, James Franco ha recitato nel remake di successo della saga de Il pianeta delle scimmie, L’alba del pianeta delle scimmie. Tra
gli altri ruoli dell’attore quelli in Mangia,
prega, ama con Julia Roberts, nella commedia di Shawn Levy Notte folle a Manhattan, ne Il grande e potente Oz di Sam Raimi, in As I LayDying e Child of God, che ha anche scritto e diretto, in Facciamola finita, con Jonah Hill e Seth
Rogen, in Homefront, basato su una
sceneggiatura di Sylvester Stallone e con Jason Statham e Kate Bosworth, in Third Person e True Story, entrambi di Paul Haggis.
Tra gli altri crediti di James Franco ricordiamoUrlo di Rob Epstein e Jeffrey Friedman, in cui interpreta il famoso
poeta Allen Ginsberg, Come un uragano
di George C. Wolfe, Nella valle di Elah
di Paul Haggis, il film drammatico di Karen MoncrieffThe Dead Girl, An American Crime di Tommy O’ Haver, The Great Raid – Un pugno di eroi di
John Dahl, The Company di Robert
Altman, Colpevole d’omicidio con
Robert De Niro e Deuces Wild.I guerrieri di New York, prodotto da
Martin Scorsese. In televisione, Franco è stato uno dei protagonisti della
serie culto Freaks and Geeks.
L’attore ha scritto, diretto ed interpretato Good Time Max e The Ape.
Il cortometraggio Herbert White, che
ha scritto e diretto con protagonista Michael Shannon, ha debuttato al Sundance
Film Festival nel 2010. The Feast of
Stephen, sempre scritto e diretto da Franco, è stato presentato in
anteprima al Festival di Berlino dove ha vinto un Teddy Award. Inoltre Franco
ha diretto Saturday Night, un
documentario sulla produzione settimanale di un episodio di Saturday Night
Live, che è stato presentato in anteprima al festival South by Southwest, e The Clerks Tale, che è stato presentato
a Cannes. Franco ha recentemente scritto e diretto una biografia sul poeta
HartCrane dal titolo The BrokenTower,
che è stata presentata in anteprima al Los Angeles Film Festival nel 2011, e ha
diretto Sal, un film basato sulla
vita di Sal Mineo, presentato alla Mostra internazionale del cinema di Venezia.
Tra gli altri film in cui ha avuto un ruolo figurano The Brass Teapot, L’altra
donna del re, I tre moschettieri,
Mr. Nobody, The YearOne, 1939, St. Trinians, Wild Child e Pandaemonium.
REGIA,
SCENEGGIATURA E PRODUZIONE
ROB EPSTEIN AND JEFFREY FRIEDMAN (Registi) Rob
Epstein e Jeffrey Friedman sono nel novero dei pochi registi, scrittori e
produttori nel mondo della cinematografia indipendente a lavorare sia su
documentari che su film narrativi. I due hanno ricevuto due Premi Oscar,
diversi Emmy, tre Peabody Awards e una Guggenheim Fellowship. Uno dei loro
ultimi progetti, il cortometraggio documentario The Battle of amfAR, è stato presentato al SundanceFestival nel
2013.
Epstein e Friedman hanno scritto, diretto e prodotto Urlo, il loro primo film non
documentario, con James Franco nei panni di un giovane Allen Ginsberg, con
David Strathairn, Jon Hamm, Jeff Daniels e Mary-Louise Parker. Urloè stato selezionato per la serata di
apertura del Sundance Film Festival nel 2010 ed è stato in concorso alla
Berlinale. Epstein e Friedman hanno steso la sceneggiatura di Urlo come soci
del laboratorio di sceneggiatura del SundanceInstitute.
Epstein e
FriedmanhannofirmatoancheCommon Threads:
Stories from the Quilt (Premio Oscar come migliordocumentario), Lo schermovelato (Sundance Freedom of
Expression Award, Emmy Award per miglioreregia), Paragraph 175 (Sundance Documentary Directing Award) e Where are we? Our Trip through America (presentato in
anteprima al Sundance Film Festival).
Rob Epstein ha diretto il rivoluzionario documentario The Times of Harvey Milk, per il quale
ha ottenuto il suo primo Premio Oscar; il film fa parte della Criterion
Collection ed è stato recentemente selezionato per il National Film Registry
della Biblioteca del Congresso. In precedenza, Epstein è stato uno dei sei
registi dello storico documentario Word
is out. È stato scelto per il programma di stage di regia dell’American
Film Institute focalizzato sul film di Martha CoolidgeRosa Scompiglio ed i suoi amanti. È stato uno dei professori del
corso di cinematografia alla Tisch School for the Arts alla New York University
e attualmente ha una cattedra nel corso di cinematografia del California
College of the Arts.
Jeffrey Friedman ha iniziato la sua carriera col montaggio di film
storici quali Toro scatenatoe L’esorcista, ed ha lavorato con alcuni
dei tecnici del montaggio più stimati nel mondo del cinema, tra cui Dede Allen
e Thelma Schoonmaker.. Ha avuto una carriera significativa come tecnico del
montaggio; uno dei suoi lavori più recenti è il cortometraggio documentario Kings Point, inserito nella short list
per una candidatura al Premio Oscar nel 2012. Friedman ha insegnato alla
Stanford University e al California College of the Arts.
Epstein e Friedman hannofirmato con
Sharon Wood The Art of Nonfiction Movie
Making, pubblicato da Praeger Press nel 2013. L’Institute of
Contemporary Art di Londra e il Festival Internazionale del Cinema di Taipei a
Taiwan hanno ospitato retrospettive sulla carriera di Epstein e Friedman. I due
registi hanno fondato la Telling Pictures, con sede a San Francisco.
ANDY BELLIN (Sceneggiatore)
Andy Bellinha frequentato il dottorato in Astrofisica, è stato redattore
della rivista letteraria di George PlimptonThe
Paris Review, ha scritto per il Wall Street Journal ed Esquire, è stato
autore del pluripremiato libro Poker
Nation pubblicato da Harper Collins nel 2002, ed è stato candidato ad un
Jeff Award per la sua pièce teatrale Trust,
rappresentata a teatro da Clive Owen e Catherine Keener.
HEIDI JO MARKEL (Produttrice)
Dopo la laurea in Scienze politico-economiche presso l’Università di Berkeley,
Heidi JoMarkel si è trasferita a Los Angeles alla metà degli anni Novanta,
periodo in cui è entrata in contatto con l’industria cinematografica. Dopo una
serie di ruoli minori in film indipendenti, ha avuto l’opportunità di lavorare
dietro le quinte, scoprendo la sua vera passione, la produzione.
Nel 1999, affascinata dall’idea del regista Bernard Rose di girare un
adattamento ambientato al giorno d’oggi del racconto di Lev Tolstoj La morte di Ivan Il'ič, la Markel ha
prodotto e recitato in Ivansxtc, in
programma nei maggiori festival del mondo e candidato a quattro
IndependentSprit Award.
Dopo essersi fatta le ossa con Tolstoj, la Markel ha prodotto BlindHorizon – Attacco al potere,
presentato in anteprima al festival South by Southwest nel 2003. Un anno dopo,
la Markel cominciò a lavorare ad un progetto basato sulle profonde opere
letterarie di Bernard Malamud. The
Tenants, un cupo film drammatico con SnoopDogg e Dylan McDermott, è stato
presentato in anteprima al Tribeca Film Festival nel 2005.
Dopo anni come produttrice indipendente, la Markel ha fondato la
Eclectic Pictures con lo scopo di “essere versatili sposando gli aspetti
commerciali e artistici della produzione”.
Nel 2008, la Markel si è trasferita a New York per dedicarsi a nuovi
progetti stimolanti. Conquistata dalla forza della sceneggiatura di Andy BellinTrust, la storia di un predatore di
Internet che rovina una famiglia comune, la Markel ha deciso di collaborare con
David Schwimmer (anche membro del consiglio del centro di crisi per le violenze
sulle donne di Los Angeles) per girare il secondo film da regista del celebre
attore nel Michigan. Trust, che vede
protagonisti Clive Owen, Catherine Keener, Viola Davis e la straordinaria
esordiente Liana Liberato (premiata come miglior attrice al Chicago Film
Festival), è stato presentato in anteprima al Toronto Film Festival nel 2010,
guadagnando il plauso della critica, così come il supporto di professori
universitari, organizzazioni governative, organizzazioni benefiche e
associazioni per la tutela dei minori.
Recentemente, la Eclectic si è assicurata la produzione di due film dal
cast stellare in collaborazione con Millennium Film. Si tratta di Lovelace e della commedia romantica Quello che so sull’amore, con Gerald
Butler per la regia di Gabriele Muccino, che racconta l’avvincente storia di un
ex giocatore del Manchester United diventato allenatore di una squadra di
pulcini che non riesce a resistere quando si ritrova a poter segnare un gol a
porta vuota con le bellissime mamme dei piccoli, interpretate da Uma Thurman,
Catherine Zeta-Jones, Judy Greer e Jessica Biel.
LAURA RISTER (Produttrice)
Laura Rister, una dei dieci produttori da seguire secondo Variety nel
2011, è una produttrice cinematografica e televisiva che vive e lavora a Los
Angeles e si occupa del coordinamento della produzione alla Untitled
Entertainment. La Rister è anche agente di alcuni scrittori. Laura ha prodotto Lovelace e The Iceman, scritto e diretto da Ariel Vromen, con Michael Shannon,
Chris Evans, Ray Liotta, WinonaRyder e James Franco, presentato con successo ai
Festival di Venezia, Telluride e Toronto.
Laura ha prodotto il film candidato ad un Premio Oscar Margin Call, con Kevin Spacey e Jeremy
Irons punte di diamante di un cast stellare. Il film si è aggiudicato due
IndependentSpirit Award, quello come miglior opera prima e l’Altman Award, ed è
stato distribuito da Lionsgate e RoadsideAttractions. Lawless, di John Hilcoat con ShiaLaBoeuf, Tom Hardy, Guy Pierce,
Gary Oldman e Jessica Chastain, è stato presentato al Festival di Cannes nel
2012. The Words, con Bradley Cooper,
Jeremy Irons, Dennis Quaid, Olivia Wilde, Zoe Saldana e Ben Barnes, è uscito
nel settembre del 2012.
Nell’epoca d’oro della Miramax Films Laura è stata Direttore dei casting
e vice-presidente Produzione e Sviluppo. La Rister ha iniziato la sua carriera
nel mondo del giornalismo, lavorando per CNN a Washington sui programmi di
approfondimento politico Crossfire, Capital Gang, ReliableSources e Inside
Politics. Ha conseguito la laurea con lode in Scienze Politiche presso la
University of Michigan, con indirizzo internazionale/comunicazione.
JASON WEINBERG (Produttore esecutivo)
Nato a New York, Jason Weinberg ha frequentato la London School of
Economics e la WesleyanUniversity. Dopo essersi laureato in Psicologia ed
Economia nel 1989, Jason si è fatto le ossa nel mondo delle pubbliche relazioni
nel settore dell’entertainment lavorando con uno dei guru del settore, Bobby
Zarem. Weinberg ha fondato la sua agenzia PR nel 1991, acquisendo in breve
tempo clienti di alto profilo tra registi, musicisti ed atleti. Nel 1998, Jason
ha deciso di abbandonare le pubbliche relazioni per diventare agente, in
qualità di co-fondatore della Untitled Entertainment, una delle società più
importanti in questo campo, con clienti in svariati ambiti. Recentemente,
Untitledha partecipato in qualità di produttore esecutivo a Margin Call,
candidato al Premio Oscar e vincitore di un IndependentSpirit Award. Tra i
crediti di produzione televisiva di Jason figurano la pluripremiata sede di HBO
Enlightened, la serie di LifetimeThe Conversation, che si è guadagnata il
plauso della critica e la serie di ShowtimeRay
Donovan, che ha debuttato nel 2013.
JIM YOUNG (Produttore)
Il produttore Jim Young ha fondato Animus Films dieci anni fa. La prima
produzione di Young è stato il pluripremiato documentario Year of the Bull, che è stato trasmesso in prima visione da
Showtime. Ha poi prodotto il film Homecoming,
di Morgan J. Freeman con MischaBarton, Jessica Stroup e Matt Long, e la
commedia noir Don McKay, con i candidati al Premio Oscar TomasHaden Church ed
Elisabeth Shue e la vincitrice del Premio Oscar Melissa Leo. Il film è stato
presentato in anteprima al Tribeca Film Festival.
Il film di Young The Words,
con Bradley Cooper, Jeremy Irons, Dennis Quaid, Olivia Wilde e Zoe Saldana, è
stato il film di chiusura del Sundance Film Festival nel 2012.
Lovelace, con un cast stellare
che comprende Amanda Seyfried, Peter Sarsgaard, Sharon Stone, Sarah Jessica
Parker, Hank Azaria e James Franco, è stato presentato in anteprima al Sundance
Film Festival nel 2013.
I registi Premio OscarRob Epstein e Jeffrey Friedman hanno diretto la pellicola.
Young era un membro del Film IndependentProducer’s Lab ed ha ricevuto la
prestigioso finanziamento per produttori in memoria di Alfred P. Sloan per The Man WhoKnewInfinity. In precedenza,
Young è stato un creativo alla American Entertainment Company dell’attore Bill
Paxton, dove ha lavorato alla realizzazione del film Frailty – Nessuno è al sicuro, con Matthew McConaughey e Bill
Paxton. È un membro dell’associazione americana dei produttori (Producer’sGuild
of America) ed ha frequentato il corso di Letteratura drammatica presso la New
York University.
ERIC EDWARDS (Direttore della fotografia)
Eric Edwards è stato dietro alle quinte in più di 30 film, tra cui il fondamentale
film di Gus Van Sant Belli e Dannati
(1991), per il quale ha ottenuto una candidatura ad un IndependentSpirit Award.
Nel 1996, due film con la fotografia di Edwards sono stati presentati al
Festival di Cannes: Da morire di Gus
Van Sant, con Nicole Kidman e Matt Dillon, e l’opera prima del regista Larry
Clark, il controverso Kids.
L’anno successivo, lo stile naturale ma originale di Edwards è ritornato
a Cannes con la commedia di David O. Russell Amori e disastri, con Ben Stiller, Patricia Arquette e Tea Leoni.
Ha poi lavorato aTi odio, ti lascio, ti…di
PeytonReedcon Vince Vaughne Jennifer Aniston, e alla commedia di grande
successo di Judd ApatowMolto incinta,
con KatherineHeigl e Seth Rogen (2007).
Edwards ha lavorato anche a Winged
Creatures – Il giorno del destino, con Kate Beckinsale, Dakota Fanning e
ForestWhitaker, per la regia di Rowan Woods, e alla commedia romantica Management, di Stephen Belber con Steve
Zahn, Jennifer Aniston e Woody Harrelson.
Parallelamente al suo lavoro nel settore cinematografico, Edwards ha
lavorato anche su pubblicità e video musicali per artisti del calibro di Bruce
Springsteen, Elton John, Michael Jackson, Donna Summers, Alanis Morissette,
Paul Simon e Red Hot Chili Peppers, il cui video Under the Bridge si è aggiudicato il premio come miglior video
dell’anno di MTV.
Edwards è anche conosciuto per Il suo
lavoro sui documentari. HuntedHeroes
(1989), sui veterani americani del Vietnam che hanno deciso di vivere nei
boschi come survivalisti, ha vinto il Prix D’Italia.
Uno dei progetti più recenti di Edwards è la commedia di Brandon Camp Qualcosa di speciale, con Jennifer
Aniston e Aaron Eckhart.
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